L’albero “di Pisa”

Una breve riflessione sul taglio di un albero ai SS. Apostoli.

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Iniziativa

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Assessore Zaccariotto: la risposta e … la replica

Gentilissime/i,

in riferimento alle numerose segnalazioni ricevute dall’associazione Garanzia Civica, in cui sono state evidenziate man mano alcune problematiche relative alla viabilità pubblica a Venezia, sentiti gli uffici dei LL.PP. e di Veritas, vi informo che:

1) problematica della scivolosità della parte iniziale delle rampe soprastanti tre ponti alle Zattere;

Veritas è intervenuta nei mesi scorsi con la stesura di una vernice per incrementare il grippaggio della parte iniziale in metallo; tale soluzione è risultata non duratura nel tempo, pertanto è stato valutato di ricoprire tali elementi con un materiale analogo a quello del piano di calpestio delle rampe; in merito alla tempistica l’assessore Zaccariotto precisa che mentre in Riva degli Schiavoni (si è riscontrata una problematica analoga) si è potuto intervenire in tempi brevi in quanto il cantiere delle nuove rampe è ancora in corso ed era presente la Ditta esecutrice dell’opera con cui confrontarsi; nel caso delle Zattere la manutenzione delle rampe è in carico a Veritas, con conseguenti differenti tempi per il reperimento/scelta del nuovo materiale e per l’organizzazione dell’intervento; si conferma che il materiale necessario è già stato ordinato e la sua posa è prevista entro la fine di febbraio. Un primo campione è già stato installato sul ponte in f.ta degli Incurabili e se ne stanno valutando le caratteristiche;

2) problematica delle alghe e vegetazione scivolosa in corrispondenza del marginamento della fondamenta delle Zattere;

il servizio di pulizia della viabilità pubblica viene effettuato da Veritas che non ha a disposizione una squadra che si occupa esclusivamente di tale problematica, ma interviene col personale in servizio; Veritas ha già inserito nella programmazione l’intervento alle Zattere, ed indicativamente potrà avvenire dopo la conclusione della pulizia della fondamenta della Giudecca (sospesa a sua volta recentemente per poter effettuare gli interventi di pulizia sul canale di Cannaregio propedeutici alle iniziative del Carnevale);

3) problematica delle pendenze “anomale” alle Zattere nei pressi del supermercato “Conad”;

 i tecnici dei LL.PP., si sono resi disponibili a contattarvi e ad effettuare un sopralluogo congiunto e, a seguito di ciò, stanno valutando di eseguire un piccolo raccordo delle superfici inclinate per migliorare la situazione e di segnalare visivamente tali inclinazioni;

4) problematiche relative al degrado della pavimentazione a macchia di leopardo con formazione di estese pozzanghere ristagnanti che limitano e mettono a rischio la deambulazione;

precisato che lo stato di fatto deriva da un intervento realizzato dal Consorzio Venezia Nuova tra la fine degli anni ‘90 e primi ‘00, si fa presente che con il secondo piano emergenziale acqua alta sono stati erogati alla città 29.000.000,00 di euro che hanno permesso agli uffici della Viabilità di programmare numerosi interventi principalmente sulle rive e fondamenta centro storico. Uno di questi interventi ha interessato la fondamenta delle Zattere con un intervento concluso nell’anno 2023 per un importo di 500.000 euro, per la messa in sicurezza e consolidamento del marginamento (un tratto di circa 450 ml), per il ripristino di una piccola porzione di pavimentazione limitrofa e per il ripristino degli elementi e parapetti in metallo; per la sistemazione dell’intera pavimentazione delle Zattere servirebbe un notevole impegno economico ed attualmente non ci sono somme a disposizione nel Bilancio. Sono invece assicurati sulla pavimentazione gli interventi di manutenzione per danni o per risolvere pericoli per la pubblica incolumità, che l’Amministrazione garantisce attraverso l’appalto annuale di Gestione Territoriale.

Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

La replica

Gentile Assessore Zaccariotto,

ringraziando per la sollecita e cortese risposta rimaniamo a disposizione per un eventuale sopralluogo congiunto con i tecnici dei LL.PP. relativamente alla problematica delle “pendenze anomale”.

Nel merito desideriamo qui evidenziare un aspetto non chiarito intorno alle questioni sollevate: a prescindere dalle responsabilità pregresse e dalle risorse finanziarie attualmente stanziabili, in tema di stato di fatto della pavimentazione, ciò che la comunità cittadina si aspetta è un impegno concreto a fissare in modo formale i criteri di scelta e conformazione dei masegni e le tecniche di preparazione del sottofondo e posa che la tradizione secolare aveva tramandato come buona pratica.

A ogni buon conto rinnoviamo il ringraziamento e porgiamo i più cordiali saluti.

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PM10: veleno per i nostri polmoni

Un’ampia documentazione scientifica attesta che le polveri sottili da 10 micrometri (PM10) sono responsabili di asma, bronchiti e malattie cardiovascolari. Quelle da 2.5 micrometri (PM2.5) proseguono fino ai polmoni e quelle ancora più fini (PM1) scendono negli alveoli polmonari e quindi entrano nel sangue. Diventano concause di tumori ai polmoni, laringe e trachea. L’OMS dichiara che solo in Italia, ogni anno, provocano la morte prematura di 40 mila persone: come se cadesse un aereo ogni due giorni!

IL PARTICOLATO ATMOSFERICO E’ RICONOSCIUTO COME SOSTANZA CANCEROGENA!

E’ un veleno subdolo perchè non riconosciuto dal nostro sistema di allarme: i 5 sensi

Chi l’anno scorso imputava ai venti dall’Est Europa l’inquinamento da polveri sottili, quest’anno punta sull’assenza di un coordinamento su vasta scala tra le istituzioni in Pianura Padana. Eppure, nel 2017, i presidenti delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto hanno firmato un Accordo di Programma di Bacino Padano in cui vengono fissati alcuni impegni da parte delle amministrazioni. Purtroppo manca una Legge Attuativa che obblighi i Comuni a comportarsi allo stesso modo, ad applicare le stesse azioni per tentare di tamponare l’effetto devastante dell’inquinamento da particolato atmosferico. E’ una incomprensibile inerzia!

Pare non si voglia perseguire la fonte principale delle polveri sottili: il riscaldamento domestico da combustione di biomassa (legna e pellet). Le caldaie a metano, quando inneficienti, liberano nero fumo, CO2 e CO, ma solo in piccola parte PM10.

https://www.rainews.it/tgr/veneto/video/2024/02/smog-inquinamento-aria-venezia-caso-emblematico-db9e7794-ebf8-4404-9fa8-23764ee8ede8.html?nxtep

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Mattarella e volontariato

https://www.quirinale.it/elementi/107238

Di seguito, un estratto dell’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del Volontariato 2024”

Essere Capitale è anche una grande occasione di incontro, di ricerca in comune, di riflessione, di conoscenza. L’opportunità di mettere in rilievo buone pratiche, come quelle qui rappresentate.

Per nostra fortuna, l’Italia è ricca di volontari e di associazioni che raccolgono e organizzano queste energie civili. Volontari che portano sollievo negli ospedali. Volontari che danno forza alla protezione civile; che si occupano di sicurezza ambientale; che custodiscono e valorizzano il patrimonio culturale. Volontari che portano soccorso. Volontari che distribuiscono cibo e medicinali a chi non ne ha. Volontari che vanno nelle case e assistono le famiglie più povere. Volontari che sostengono le persone vulnerabili, che si dedicano ai bambini, e ai più fragili tra di loro. Volontari che si impegnano nel recupero scolastico; che contrastano la marginalità, l’abbandono, che provano a costruire ponti dove altrimenti vi sarebbero quasi soltanto macerie esistenziali. Volontari che si dedicano ai profughi dalle guerre e dalle catastrofi climatiche. Persone che danno fiducia.

Non soltanto espressioni di testimonianza, ma persone amiche che, concretamente, rimarginano ferite, per restituire a ciascuno la sua umanità. Energie di grande valore e di grande vigore, grazie alle quali ci siamo sentiti e ci sentiamo più comunità. Il volontariato esprime una visione del mondo. Quella della indivisibilità della condizione umana. Il famoso “I care”, “mi riguarda”, fatto proprio da don Milani e da Martin Luther King. Una visione che pone in primo piano la persona, l’integralità della sua vita, il suo pieno diritto a essere parte attiva della comunità. Per questo valorizza le relazioni tra le persone, il dialogo, l’amicizia.

Un impegno che, nei piccoli ambiti, immerge ogni giorno le mani nei problemi e negli affanni concreti e, tuttavia, porta a pensare in grande perché sa che ognuno contribuisce al cammino di tutti. La solidarietà è un moto che parte dalle coscienze. Reca impresso il carattere dell’ascolto dell’altro e della generosità. Abbiamo bisogno di solidarietà, di esprimerla e di riceverla, per sentirci parte di una comunità e della sua storia che va avanti. La solidarietà, peraltro, è una pietra angolare degli ordinamenti. La nostra Costituzione la riconosce come presupposto di uno sviluppo davvero civile. Eloquente, a questo riguardo, è l’articolo 2, che dispone che la Repubblica “riconosce e garantisce” i diritti inviolabili dell’uomo, sia dei singoli sia delle formazioni sociali, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale. La realtà del volontariato svolge un ruolo, insieme, di sentinella e di spinta di questo principio costituzionale. Rappresenta un pilastro anche della nostra civiltà europea. L’Europa è il continente dove la libertà, l’eguaglianza, la democrazia, la dignità della persona, la solidarietà sono cromosomi di un medesimo dna. Sono insieme fattori di identità irrinunciabili. Il valore fondante della solidarietà ha declinazioni molteplici nei Trattati dell’Unione europea. Tra i popoli. Tra gli Stati. Solidarietà che le istituzioni devono assicurare ai cittadini, affermandone la dignità, riducendo i divari e accrescendo le opportunità. Solidarietà liberamente interpretata e organizzata dai Corpi intermedi, che sono espressione viva, diretta della comunità.

Il volontariato è attenzione e accettazione dell’altro, umanità, rispetto, integrazione. Il volontariato è quindi dono. Il volontariato nasce in una sfera personale e comunitaria che precede le istituzioni. La prima forma di organizzazione di ogni società si basa sulla volontà di unirsi per obiettivi comuni. Il volontariato è libero per definizione; è espressione della libertà di ciascuno. La sua libertà è condizione di autenticità, elemento fra i più preziosi che il volontariato apporta alla nostra società, contribuendo alla sua coesione in un’epoca di così vorticose trasformazioni. Avere cura degli altri esseri umani è la sua vocazione. In una stagione in cui emergono spinte estreme all’individualismo, all’egoismo più esasperato, alle tante paure che frenano la vocazione solidale dell’uomo, la cultura della cura assume un forte significato. I volontari si muovono con altruismo negli interstizi delle nostre difficoltà. Sovente riescono a ridurre i danni, ad alleviare i problemi; aprono speranze, con un ruolo importante per assicurare diritti laddove altrimenti diventerebbero inesigibili, per sperimentare innovazioni sociali, per rendere effettivo l’accesso ai servizi, offrendo anche vicinanza e calore umano. La cultura della cura – di cui i volontari si fanno portatori – è sempre più complessa. Ma è così che si costruiscono i beni comuni, perché cura è attenzione al bene comune. Cura significa passione educativa, capacità di includere chi è ai margini, trasmissione generazionale, sostenibilità ambientale; significa dare una mano a chi non ce la fa perché possa riprendere il cammino. Vuol dire essere cittadini attivi, confrontarsi con le istituzioni, fare il proprio dovere, usare il patrimonio pubblico per il bene di tutti. Da questo mondo del volontariato – immerso nella vita di ogni giorno – riceviamo quotidianamente spinte, idee, valori, sogni.

I sogni non sono illusioni. Sono l’orizzonte a cui guardano coloro che nutrono speranza, per vivere la realtà con passione e per coltivare il desiderio di renderla più umana e più giusta. La solidarietà genera speranza. E solidarietà e speranza sono strettamente connesse con l’idea di pace, con lo spirito di fratellanza. Le azioni dei volontari ci parlano di pace. Il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano. E’ una responsabilità che riguarda ciascuno di noi.

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PM10 nuova epidemia?

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Attorno alle Zattere

Preciso scopo statutario di Garanzia Civica è farsi interprete delle istanze della comunità cittadina nei confronti delle istituzioni! Così, alla fine di agosto, abbiamo consegnato alla segreteria dell’assessore ai LL.PP. Zaccariotto alcune segnalazioni di residenti, relativamente alle condizioni di insicurezza alla viabilità pubblica della riva tra Punta della Salute e S. Basilio. Riportavamo lo stato precario delle parti finali in acciaio delle tre rampe posizionate in F.ta degli Incurabili che esposte alle onde, che superano spesso le sponde del Canale della Giudecca, ne vengono bagnate; in particolare, la passerella di mezzo risulta particolarmente pericolosa per la vicinanza alla riva che aumenta il rischio di un eventuale scivolamento. Nei giorni seguenti veniva depositata una vernice grippante che in poco tempo si è consumata e già a inizio novembre abbiamo ritenuto di darne conto all’assessore Zaccariotto, anche in previsione della incipiente stagione invernale durante la quale si verifica la formazione di uno strato di ghiaccio sulla pavimentazione con conseguente pericolo alla deambulazione, soprattutto a danno di bambini e persone anziane. Pare che sia stata approvata a breve una nuova installazione sperimentale. Desideriamo anche ricordare che mentre sono previste rampe di accesso ai ponti sia alle Zattere, sia in Riva degli Schiavoni, nessun analogo approntamento strutturale è presente alle F.te Nove!

A inizio dicembre, sempre in attesa di un intervento risolutivo sulle rampe, abbiamo segnalato la presenza sul marmo di bordura, tra Punta della Salute e Approdo Zattere, di un’alga nerastra particolarmente scivolosa, ricordando che, un tempo, le rive venivano pulite annualmente in prossimità della Festa della Salute. In modo del tutto speculare, alla Giudecca è presente lo stesso fenomeno.

Con l’occasione, indicavamo il pessimo stato di manutenzione della pavimentazione che presenta a “macchia di leopardo” la formazione di estese pozzanghere ristagnanti che limitano e mettono a rischio la deambulazione. A nostro avviso la causa primaria risiede nella mala gestione nella stesura dei capitolati in ordine alla scelta e posa dei manufatti lapidei che non rispetta le regole dell’arte di secolare esecuzione. La conformazione dei masegni e la predisposizione del sottofondo non osservano più le tradizionali buone pratiche, maturate e tramandate nel corso del tempo dalle avvedute maestranze che con consapevolezza si adeguavano alla specificità idrogeologica di Venezia. Ovviamente, i masegni storici non si trovano sul mercato standardizzato e vanno realizzati ad hoc. Abbiamo ragione di temere che un evento analogo si palesi tra l’approdo della Biennale e S. Elena dove è in corso la posa di alcuni manufatti.

Inoltre, all’altezza del civico 1485A alle Zattere, si segnala una pendenza anomala, quindi pericolosa, su tutta la lunghezza della fondamenta in direzione dell’approdo di S. Basilio. Probabilmente, le risorse economiche disponibili per alzare la riva nella sua completezza non sono state sufficienti, ma potrebbe aiutare la congiunzione tra governo locale e nazionale.

Infine, a pochi passi dall’approdo dell’Accademia, dal 2017 è presente un assito la cui rimozione è prevista il prossimo 7 aprile. Verificheremo che tale termine temporale venga rispettato.

In assenza di una puntuale risposta dall’amministrazione comunale che definisca precisi tempi di intervento e puntuali risposte alle nostre istanze, saremo costretti a patrocinare una petizione cittadina sottoscritta da tutti i residenti della zona.

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Piccoli eroi civici crescono …

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Ascoltare

Nel suo discorso di fine anno rivolto agli italiani, il PresIdente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto sottolineare quanto sia importante ASCOLTARE. Parole che dovrebbero accompagnate l’attività di ogni amministratore pubblico… Di seguito, alcuni passaggi.

“Una democrazia si nutre, prima di tutto, della capacità di ascoltare. Occorre coraggio per ascoltare. E vedere – senza filtri – situazioni spesso ignorate; che ci pongono di fronte a una realtà a volte difficile da accettare e affrontare.

Affermare i diritti significa ascoltare gli anziani. Preoccupati di pesare sulle loro famiglie; mentre il sistema assistenziale fatica a dar loro aiuto. Si ha sempre bisogno della saggezza e dell’esperienza. E di manifestare rispetto e riconoscenza per le generazioni precedenti. Che, con il lavoro e l’impegno, hanno contribuito alla crescita dell’Italia.

Ascoltare significa, anche, saper leggere la direzione e la rapidità dei mutamenti che stiamo vivendo. Mutamenti che possono recare effetti positivi sulle nostre vite.”

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Ma dove vai se le multe non le dai?

Inutile alzare le multe del 600% (come quattro anni fa) quando ne fai due all’anno!

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